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Come chiedere feedback dopo un colloquio:
la guida definitiva

Hai appena concluso un colloquio e ora inizia l’attesa, un misto di speranza e ansia. Ti chiedi: “Com’è andata? E se potessi saperlo per migliorare la prossima volta?” La paura di sembrare insistente o di ricevere una critica spesso ti blocca, lasciandoti in un limbo di incertezza. Ma se questo momento, invece che essere passivo, diventasse il tuo più grande vantaggio competitivo?
cosa fare dopo un colloquio

Come chiedere feedback dopo un colloquio:
la guida definitiva

Hai appena concluso un colloquio e ora inizia l’attesa, un misto di speranza e ansia. Ti chiedi: “Com’è andata? E se potessi saperlo per migliorare la prossima volta?”

La paura di sembrare insistente o di ricevere una critica spesso ti blocca, lasciandoti in un limbo di incertezza. Ma se questo momento, invece che essere passivo, diventasse il tuo più grande vantaggio competitivo?

cosa fare dopo un colloquio
Questa è la guida definitiva, basata sull’esperienza diretta dei nostri recruiter, che ti accompagnerà nell’intero ciclo di vita del feedback: dalla richiesta strategica alla sua trasformazione in un potente strumento per la tua carriera. Sapere come chiedere feedback dopo un colloquio è un’arte che, una volta padroneggiata, ti distinguerà da tutti gli altri candidati. Imparerai non solo cosa scrivere, ma perché funziona, come gestire qualsiasi tipo di risposta (anche il silenzio assordante) e, soprattutto, come creare un piano d’azione concreto per analizzare le informazioni ricevute e conquistare il tuo prossimo lavoro. Preparati a trasformare l’ansia in azione e l’incertezza in crescita professionale.

Indice dei contenuti

Le fondamenta: perché, quando e come chiedere un feedback

Prima di scrivere anche una sola parola, è fondamentale stabilire le basi strategiche per la tua richiesta. Comprendere il “perché”, il “quando” e il “come” trasforma un’azione che può generare ansia in un gesto professionale, sicuro e apprezzato. Approcciare la richiesta di feedback con la giusta mentalità e tempistica è il primo passo per ottenere una risposta utile e costruttiva.

Il "perché": il feedback come strumento di crescita, non giudizio

Chiedere un feedback nel momento sbagliato può compromettere l’efficacia della tua richiesta. Ecco una timeline chiara da seguire: Mai subito dopo il colloquio: al termine dell’incontro, il tuo unico obiettivo è ringraziare l’intervistatore per il suo tempo. Chiedere un feedback immediato metterebbe pressione e apparirebbe insicuro. La “regola delle 48 ore” dopo l’esito: il momento ideale per chiedere un feedback è entro 48 ore dalla ricezione della comunicazione ufficiale sull’esito della selezione, che sia positiva o negativa. Questo dà al recruiter il tempo di consolidare i propri pensieri e dimostra che hai riflettuto sulla loro decisione. Quando chiedere feedback dopo un colloquio non è una decisione da prendere d’impulso. Seguire l’etichetta professionale è cruciale. Come suggerisce l’expert guidance on requesting feedback di Harvard Business Review, aspettare la conclusione formale del processo di selezione è il modo più rispettoso e strategico per richiedere un feedback dopo un colloquio.

Il "quando": scegliere il momento perfetto per la richiesta

Chiedere un feedback nel momento sbagliato può compromettere l’efficacia della tua richiesta. Ecco una timeline chiara da seguire:

    • Mai subito dopo il colloquio: al termine dell’incontro, il tuo unico obiettivo è ringraziare l’intervistatore per il suo tempo. Chiedere un feedback immediato metterebbe pressione e apparirebbe insicuro.
    • La “regola delle 48 ore” dopo l’esito: il momento ideale per chiedere un feedback è entro 48 ore dalla ricezione della comunicazione ufficiale sull’esito della selezione, che sia positiva o negativa. Questo dà al recruiter il tempo di consolidare i propri pensieri e dimostra che hai riflettuto sulla loro decisione.

Quando chiedere feedback dopo un colloquio non è una decisione da prendere d’impulso. Seguire l’etichetta professionale è cruciale. Come suggerisce l’expert guidance on requesting feedback di Harvard Business Review, aspettare la conclusione formale del processo di selezione è il modo più rispettoso e strategico per richiedere un feedback dopo un colloquio.

Il "come": i canali e il tono giusto

Il canale e il tono della tua comunicazione sono altrettanto importanti della tempistica.

    • Canali: l’email è quasi sempre la scelta migliore. È un canale formale, tracciabile e permette al recruiter di rispondere quando ha tempo. LinkedIn può essere un’alternativa solo se tutta la comunicazione precedente è avvenuta lì e il tono è stato particolarmente informale. In caso di dubbio, scegli l’email.
    • Tono: mantieni un tono positivo, professionale e conciso. Non mostrare delusione o frustrazione. Il tuo obiettivo è ottenere informazioni per migliorare, non mettere in discussione la decisione dell’azienda.

Oltre il template: esempi pratici per ogni scenario

Sapere cosa scrivere può fare la differenza tra una richiesta ignorata e una risposta ricca di spunti. Andiamo oltre il semplice copia-incolla, fornendo modelli commentati e frasi efficaci che ti daranno la sicurezza di agire in ogni situazione.

L'email perfetta per chiedere feedback (modello con annotazioni)

Questo modello è versatile e può essere adattato facilmente. Le annotazioni spiegano la strategia dietro ogni sezione.

Oggetto:

Feedback sul colloquio per [Nome posizione] – [Il tuo nome]

(Strategia: chiaro, diretto e professionale. Aiuta il recruiter a identificare immediatamente l’argomento e il candidato.)

Corpo dell’email:

Gentile [Nome del Recruiter/Manager],

La ringrazio nuovamente per l’opportunità di aver discusso la posizione di [Nome posizione] la scorsa settimana. Ho apprezzato molto la nostra conversazione e la possibilità di conoscere meglio [Nome azienda].

(Strategia: inizia con gratitudine e positività. Riafferma il tuo interesse e la tua professionalità, a prescindere dall’esito.)

Comprendo e rispetto la vostra decisione di procedere con un altro candidato. Per aiutarmi nel mio percorso di crescita professionale, le sarei molto grato/a se potesse condividere un breve feedback sul mio colloquio. In particolare, mi sarebbe utile sapere se ci sono state aree in cui avrei potuto presentare le mie competenze in modo più efficace o aspetti del mio profilo su cui potrei lavorare per future opportunità.

(Strategia: questa è la richiesta vera e propria. È specifica, orientata al futuro e dimostra che il tuo obiettivo è migliorare, non contestare la decisione. Rende più facile per il recruiter darti una risposta mirata.)

Qualsiasi spunto lei possa offrire sarebbe prezioso per il mio sviluppo.

(Strategia: frase che sottolinea il valore che attribuisci alla sua prospettiva, incoraggiando una risposta.)

La ringrazio ancora per il suo tempo e la sua considerazione. Le auguro il meglio nella ricerca del candidato ideale

(Strategia: chiusura professionale e cortese che lascia una buona impressione e mantiene aperta la porta per future collaborazioni.)

Cordiali saluti,
[Il tuo nome]
[Numero di telefono]
[Link al profilo linkedIn]

Modello per il follow-up (se non si riceve risposta)

Se dopo 7-10 giorni non hai ricevuto risposta, puoi inviare un breve e cortese sollecito. Una richiesta feedback colloquio senza risposta è comune, quindi non prenderla sul personale.

Oggetto: Re: feedback sul colloquio per [Nome Posizione] – [Il Tuo Nome]

Corpo:

Gentile [Nome del Recruiter/Manager],

Spero stia bene. Le scrivo solo per un breve follow-up in merito alla mia precedente email.

Capisco perfettamente che sia un periodo impegnativo e le sarei grato/a per qualsiasi breve spunto che possa condividere quando avrà un momento.

Grazie ancora per la sua disponibilità.

Cordiali saluti,
[Il tuo nome]

Questo è il modo più professionale per come sollecitare un feedback dopo un colloquio: è gentile, non pressante e dimostra comprensione.

Gestire ogni risposta: il manuale per tutte le eventualità

Una volta inviata la richiesta, possono verificarsi diversi scenari. Saper gestire ogni esito con professionalità è fondamentale per trasformare ogni situazione in un’opportunità di apprendimento e networking.

Come reagire ad un feedback negativo (anche se costruttivo)

Questa è la situazione ideale in termini di crescita. Anche se il feedback evidenzia delle lacune, è un regalo prezioso.

    • Ringrazia sempre: la prima regola è rispondere ringraziando sinceramente per il tempo e l’onestà. Una frase come: “Grazie mille per questo feedback dettagliato, è incredibilmente utile per il mio sviluppo professionale” è perfetta.
    • Non giustificarti: evita assolutamente di rispondere cercando di giustificare le tue mancanze o di contestare il feedback. Questo ti farebbe apparire poco professionale e chiuderebbe ogni porta per il futuro.
    • Dimostra maturità: accetta il feedback con gratitudine. Se ti viene detto che mancava una competenza tecnica, potresti rispondere: “Apprezzo molto questa indicazione. È un’area su cui mi concentrerò sicuramente per migliorare”. Questo è ciò che devi fare quando ricevi un feedback negativo dopo un colloquio di lavoro.

Come reagire ad un feedback positivo (senza l’offerta di lavoro)

A volte capita di ricevere feedback lusinghieri, ma di non ottenere comunque il lavoro. Questo di solito significa che eri un ottimo candidato, ma un altro lo era ancora di più.

    • Rafforza la relazione: usa questa opportunità per consolidare il rapporto. Ringrazia per i commenti positivi e esprimi il tuo continuo interesse per l’azienda.
    • Chiedi di rimanere in contatto: puoi scrivere: “Sono felice di sapere che le mie competenze in [area specifica] siano state apprezzate. Sarei lieto di rimanere in contatto per future opportunità che potrebbero allinearsi con il mio profilo.”
    • Cerca dettagli: chiedi con delicatezza se c’è stata una competenza o esperienza specifica che ha fatto la differenza a favore del candidato scelto. Questo può darti un’indicazione chiara su cosa ti manca per raggiungere il livello successivo.

Cosa fare quando non si riceve nessun feedback

Quando dopo la richiesta di un feedback dopo un colloquio di lavoro non si riceve alcun riscontro è molto frustrante; pertanto è fondamentale non prenderla sul personale.

    • Prospettiva realistica: i recruiter gestiscono centinaia di candidati e spesso non hanno il tempo materiale per rispondere a tutti. Inoltre, politiche aziendali o timori legali possono impedire loro di fornire feedback dettagliati.
    • Agisci di conseguenza: dopo un gentile sollecito, se il silenzio persiste, è il momento di lasciar perdere.
    • Il silenzio è un dato: considera la mancanza di risposta come un’informazione in sé. Ti dice che è il momento di reindirizzare le tue energie verso altre opportunità promettenti, senza perdere tempo e serenità in attesa di una risposta che potrebbe non arrivare mai.

Dal feedback all'azione: trasforma le parole in un piano di miglioramento

Ricevere un feedback è solo il primo passo. Il vero valore risiede nella tua capacità di trasformare quelle parole in un piano d’azione tangibile. Questa è la fase che ti separa dalla concorrenza e accelera la tua crescita.

Come analizzare e categorizzare il feedback

Non trattare il feedback come un blocco unico di informazioni. Suddividilo in categorie specifiche per identificarne le cause profonde e pianificare azioni mirate.

    • Competenze tecniche (hard skills): il feedback riguardava la mancanza di conoscenza di un software, un linguaggio di programmazione o una metodologia specifica? (Es. “Mancava esperienza con Python per l’analisi dati”).
    • Competenze trasversali (soft skills): i commenti si concentravano sulla comunicazione, il lavoro di squadra, la leadership o la risoluzione dei problemi? (Es. “Le risposte alle domande situazionali erano un po’ troppo teoriche”).
    • Comunicazione e presentazione: il feedback era relativo a come hai esposto le tue esperienze? Eri poco chiaro, prolisso o non hai risposto direttamente alle domande? (Es. “Non è riuscito a quantificare i risultati ottenuti nei progetti precedenti”).
    • Cultural fit: il feedback suggeriva uno scarso allineamento con i valori, il ritmo o lo stile di lavoro dell’azienda? (Es. “Cercavamo un profilo più orientato al lavoro in team molto strutturato”).

Creare il tuo "action plan" post-feedback

Una volta categorizzato il feedback, usa una semplice tabella per creare il tuo piano d’azione. Questo strumento trasforma le critiche in obiettivi misurabili.

Area di miglioramento

Feedback specifico ricevuto

Azione concreta da intraprendere

Scadenza

 

Competenze tecniche

“Mancava esperienza con Google Analytics 4.”

Iscriversi al corso ufficiale di Google Analytics 4 e ottenere la certificazione.

30 giorni

Comunicazione

“Non ha quantificato i risultati.”

Rivedere il CV e le risposte al colloquio usando il metodo STAR (Situazione, Task, Azione, Risultato) per ogni esperienza. Fare una simulazione con un amico.

1 settimana

Soft Skills

“Poca proattività nelle risposte.

Preparare 3 esempi concreti di progetti in cui ho preso l’iniziativa e guidato il risultato.

Prossimo colloquio

 

Chiedere feedback dopo un secondo colloquio o per ruoli senior

Dopo un secondo o terzo colloquio, o per una posizione di alto livello, la tua richiesta di feedback può e deve essere più dettagliata. Non stai più chiedendo un’impressione generale, ma un’analisi strategica.

    • Focus strategico: invece di chiedere genericamente “dove posso migliorare?”, puoi focalizzarti su aspetti specifici. Ad esempio: “Apprezzerei la sua prospettiva su come la mia visione strategica per il team si è allineata con le aspettative del management” oppure “C’è stato un aspetto della mia proposta di business case che è risultato meno convincente?”.
    • Esempio di richiesta avanzata: “Grazie per la discussione approfondita sulla strategia di crescita del dipartimento. Per il mio sviluppo futuro, mi sarebbe estremamente utile capire se la mia proposta di approccio al mercato X è risultata allineata con la visione a lungo termine dell’azienda o se c’erano aspetti che avrei potuto approfondire maggiormente.”

Il vantaggio unico di un'agenzia per il lavoro

Quando ti candidi da solo, sei l’unica persona a poter chiedere un feedback. Quando lavori con un’agenzia per il lavoro come Risorse, hai un alleato strategico.

I nostri recruiter agiscono da mediatori. Hanno un rapporto consolidato e di fiducia con le aziende clienti, il che permette loro di ottenere feedback molto più onesti, dettagliati e diretti di quelli che un candidato potrebbe ricevere. Noi possiamo fare le domande “scomode” e interpretare le risposte per darti un quadro chiaro e attuabile.

Conclusione

Chiedere un feedback dopo un colloquio non è una semplice formalità post-selezione; è l’atto più strategico che puoi compiere per prendere il controllo della tua carriera. Ogni colloquio, a prescindere dall’esito, è un’enorme opportunità di apprendimento. Il silenzio porta solo incertezza e stagnazione, mentre il feedback, anche quando è difficile da ascoltare, porta sempre alla crescita.

In questa guida abbiamo esplorato l’intero processo: dalla mentalità giusta per approcciare la richiesta, ai modelli pratici per ogni scenario, fino alla trasformazione delle parole in un piano d’azione concreto. Ora possiedi tutti gli strumenti necessari per non temere più l’attesa post-colloquio, ma per vederla come un’occasione per diventare un candidato più forte, più consapevole e, infine, di successo.

Non lasciare al caso la tua crescita. Scarica ora il nostro “Feedback Request & Action Plan Kit” gratuito per avere a portata di mano i modelli di email pronti all’uso e il foglio di lavoro per costruire il tuo piano d’azione personalizzato.

FAQ (domande frequenti)

È appropriato chiedere un feedback se il colloquio era solo conoscitivo?

Sì, è appropriato, ma la richiesta deve essere più leggera e orientata al futuro. Invece di chiedere un feedback sulla performance per un ruolo specifico (che non c’era), puoi chiedere un’impressione generale sul tuo profilo. Ad esempio: “Grazie per la nostra chiacchierata. Sarei curioso di avere una sua impressione generale su come il mio profilo si allinea con il tipo di ruoli che gestite solitamente e se ci sono aree che potrei rafforzare per future opportunità.” Questo tipo di feedback è utile per orientare la tua ricerca.

Cosa faccio se il feedback che ricevo mi sembra ingiusto?

La prima cosa da fare è respirare e non rispondere d’impulso. L’obiettivo non è “vincere” una discussione, ma mantenere una relazione professionale. Rispondi sempre ringraziando per il tempo che ti hanno dedicato. Anche un feedback che percepisci come ingiusto è un dato prezioso: ti offre una visione chiara di come quell’azienda (o quell’intervistatore) valuta i candidati. Usalo come un’informazione sul loro processo di selezione, non come un giudizio assoluto sul tuo valore, e poi vai avanti.

Posso chiedere un feedback tramite LinkedIn invece che via email?

L’email è quasi sempre la scelta più sicura e professionale. Offre un tono più formale e dà al recruiter lo spazio per una risposta ponderata. Puoi usare LinkedIn solo se la maggior parte della vostra comunicazione è avvenuta su quella piattaforma e il tono è stato costantemente informale. In tal caso, invia un messaggio breve, professionale e diretto. In caso di dubbio, l’email rimane la scelta migliore per non rischiare di apparire poco professionale.

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