Valutare l’impatto sociale: un’opportunità per le aziende

Come attrarre e trattenere i talenti?

“Fare la differenza” è una prerogativa dei giovani lavoratori d’oggi.

Non si tratta di un mero successo personale, ma di una visione più allargata che comprende l’intera società e le sue sfide, le quali diventano una discriminante importante quando i millennials devono scegliere cosa acquistare, come viaggiare e anche dove lavorare. 

Secondo una ricerca condotta da Cone Communications circa il 65% di loro considera l’impatto sociale e ambientale uno dei criteri base nella valutazione dell’azienda all’interno della quale inserirsi. Uno studio di Fast Company suggerisce che oltre il 70% dei lavoratori, di età compresa tra i 35 e i 45 anni, decide di rimanere in realtà con un forte piano di sviluppo sostenibile nel lungo periodo. 

La crescente attenzione verso sistemi economici sostenibili e l’interesse delle persone verso tematiche che prescindono il solo lavoro, hanno portato le imprese a rivedere la propria organizzazione, cercando di allineare la cultura aziendale agli ESG.

Cosa sono gli ESG?

Con ESG si identificano i tre fattori fondamentali utilizzati per valutare le prestazioni e l’impatto di un’azienda in termini ambientali, sociali e di governance. Nel dettaglio, ESG si riferisce a:

  • Environmental (Ambientale): le pratiche di gestione sostenibile e le politiche adottate in materia ambientale da un’azienda, tra cui l’uso delle risorse naturali, l’efficienza energetica e la tutela della biodiversità;
  • Social (Sociale): le scelte focalizzate sulle relazioni tra l’impresa e i diversi attori, tra cui dipendenti e clienti. In questa fattispecie sono comprese la promozione della diversità e dell’inclusione, il rispetto dei diritti umani, l’assicurazione della sicurezza sul posto di lavoro, l’attuazione di iniziative a beneficio delle comunità locali e il perseguimento di una responsabilità sociale d’impresa;
  • Governance (Governance): le modalità operative delle strutture di gestione aziendale, come l’attuazione di criteri di trasparenza finanziaria, la promozione dell’etica aziendale e l’efficace gestione delle situazioni di conflitto di interesse.

Talent Attraction, Employee Retention & CSR

Nella consapevolezza che la Corporate Social Responsibility sia una leva fondamentale per preservare ed incrementare il valore del capitale umano, il sistema HR svolge un ruolo cruciale nell’elaborazione di progetti e obiettivi volti al raggiungimento di performance sostenibili da parte delle organizzazioni.

Sul tema sono intervenuti durante il Forum Risorse Umane 2023, Oscar Correnti, Head of Permanent Division di Risorse;  Andrea Fabbri, Group People & Organization Director di Prelios; Stefania Isabella Massoni, Organization & Human Resources Director Italy, Country Security and Resilience Representative di Holcim Italia; Manuela Trentini Maggi, Head of HR & General Services di Havas Italy e Ugo Venier, Senior Vice President Health, Safety, Environment & Quality di Snam.

Forum Risorse Umane-news

I rappresentanti delle aziende intervistati riconoscono quanto una gestione delle risorse umane orientata alla sostenibilità debba avvenire in maniera diffusa a tutti i livelli con autenticità e coerenza e tenendo conto delle esigenze diversificate di ognuno.

Secondo Oscar Correnti per rispondere al bisogno di attraction e retention nel mondo HR è necessario creare “un contesto culturale che sia orientato ai bisogni delle persone, lavorando dunque sulla variante aspirazionale del candidato”.

Questo approccio può generare, oltre a benefici ambientali e sociali, vantaggi competitivi, portando a un miglioramento della reputazione verso l’esterno, a un miglioramento della motivazione del personale e un incremento dell’attrazione verso nuovi talenti.

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